Neurologo di fama, letterato, pittore, era un ottimo pianista. Compose molte canzoni, alcune delle quali incontrarono il successo e vennero incise. A 90 anni concorse anche al Festival della canzone di S. Remo. Scrisse i saggi: Il genio di Verdi visto da un biologo (A.S.P.Pr, serie II, VI[1941], pp. 1-30) in cui afferma essere stato Verdi un sanissimo campione della stirpe italica e tale da smentire le teorie di Cesare Lombroso sulla degenerazione del genio. Sono riportate anche diverse notizie sulla madre del Verdi, in quanto vengono esaminati i "geni ereditari" del maestro; Dante passionale e la musica (Pr: La Nazionale, 1961). Delle sue canzoni, per le quali sovente scrisse anche le parole, abbiamo rintracciato: Tu che mi siedi accanto (Mi: Nufa, 1954); La tua gattina (Mi: Caruso, 1956); Darò tutto per te (Mi: Ametiste, 1956); Tu che avevi amato (Roma: Elugi, 1957); Amor sotto l'ombrello (Mi: Caruso, 1958); Il canto segreto, beguine (Roma: Edimanhattan, 1958); Carezza, bajon (Luzern: Saphir, 1958); Son poeta per te (Mi: Caruso, 1958); Finché mi amavi (Lugano: Saphir, 1958); Anche il mio cuore è un mare (Roma: Cambi, 1959); Su quell'alta scogliera (Roma: Corradini, 1959); La mia vallata risplende per te (Roma: Edimanhattan, 1960); Paradisi perduti (Salerno: Ed. Mus. Campania, 1960); Paoletta se ne va, valzer (Mi: Caruso, 1960); Musica sulle tue labbra (Roma: La lanterna, 1960); O stassera o mai più, beguine (Mi: Caruso, 1961); La finestra illuminata, valzer (Roma: Cambi); Occhi ladri, beguine (Roma: Elugi); Pensami un po' (Roma: Elugi); Sognavo, rumba (Roma: Elugi); Solo il tuo cuore (Roma: Elugi); La tua mano (Mi: Ed. Musicali Unione). Molte canzoni vennero incise in disco: Tu che avrei amato; Serenata; O stasera o mai più; Lontananza; Voglio illudermi ancora; Tu che non sapevi amare; Ritorna; Balliamo il cha cha cha.