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Numero voci: 284.

Parabosco Vincenzo


  • organista
  • fine XV sec.
  • Piacenza
  • 25/08/1556
  • Brescia
Il Grove scrive che era bresciano. Fu compositore, novelliere, poeta, indicato come Vincenzo da Piacenza. L'11 ago. 1536 fu assunto dal Comune e dal capitolo della cattedrale di Brescia con l'obbligo di "pulsare organo debitis et convenientibus temporibus et horis" con una provvigione annua di 90 lire. Il 26 set. 1545 "M.o Vincentio organista condutto per anni otto" e il contratto previde una retribuzione di lire 150. Il 28 set. 1553, si legge nell'Archivio Capitolare di Brescia, "Reconductio Magistri Vincentii Paraboschi organiste in ecclesia majori de Dom ad annos quinque coepturos die 14 augusti 1553" con una paga di 200 lire, pagata per tre quinti dalla fabbriceria e due quinti dal capitolo dei canonici del duomo. Dal Liber bollettarum fabrice ecclesie de dom, sappiamo che l'ultimo pagamento fu ritirato dal figlio Girolamo, dopo la morte del padre. Fu molto attivo come esperto nel collaudo di organi: Manerbio (1537), Brescia (S. Eufemia, 1539), Piacenza (cattedrale, 1539), Cremona (cattedrale, 1544), S. Benedetto Po (1552). È sua la famosa lettera del 28 gen. 1546 in cui descrive ad Alessandro Viustino una compagnia di virtuosi suonatori bresciani di strumenti a fiato. Fu padre di Girolamo.
BIBLIOGRAFIA. Pompeo Molmenti. L'organo della cattedrale di Salò, in GMM, 24 feb. 1895; Paolo Guerrini. Di alcuni organisti della cattedrale di Brescia nel Cinquecento. Roma: Psalterium, 1926, p. 4-7; Luigi Mensi. Appendice al Dizionario Biografico Piacentino. Sala Bolognese: Forni, 1980, p. 91; Bignami; Grove; Vetro/Banda (pp. 22-23); Swich/Storia (p. 953).
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza