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Cortemaggiore, Il Teatro Comunale


Nella rocca dei Farnese vi era un teatrino che nel sec. XVIII aveva più volte ospitato Carlo Goldoni. Restata la cittadina senza una sala per gli spettacoli, il 22 feb. 1822 il Consiglio Comunale chiese a Maria Luigia la cessione di un locale dell'ex convento delle suore francescane per costruirvi un teatro. Ottenuto il terreno, il 23 mar. 1824 si riunì una commissione per approvare il progetto e decise di affidare i lavori a Fortunato Canali, che poteva servirsi del materiale ricavato dalla demolizione e dall'abbassamento del muro di cinta. La Ducale Accademia di Belle Arti il 10 apr. 1826, pur lodando il progetto del Canali, decise di affidare i lavori a Faustino Colombini, cui fu chiesto dal podestà di prestare gratuitamente l'opera anche di direttore dei lavori, in quanto l'Amministrazione non aveva mezzi. Per la limitazione di questi, in un primo tempo il loggione fu solo dipinto da Gaetano Tagliaferri e 16 palchetti rimasero murati. In un secondo tempo, il 9 nov. 1826, fu deciso di costruire altri 6 palchi nei 2 ordini, lasciandone solo 2 finti in ognuno. La facciata in stile neoclassico presenta 3 porte, al I piano 3 finestre intervallate da lesene, il timpano ornato da motivi neoclassici con al centro lo stemma cittadino. L'atrio è decorato con grottesche in stile rinascimentale e una bella scala in pietra porta ai palchi del II ordine. La sala, a ferro di cavallo, ha 2 ordini di palchi e un finto loggione decorato a ghirlande. In Teatri, Arte e Letteratura del 12 lug. 1827 vi è una descrizione del teatro, dell'inaugurazione e delle decorazioni e scene, opera di Gaetano Tagliaferri da Piacenza. Il 22 giu. 1827, per l'apertura del Teatro fu eseguita, come detto sopra, una cantata di Ferdinando Provesi e l'opera di Rossini Eduardo e Cristina. Con il restauro del 1927 il Teatro venne intitolato alla Duse, mentre i recenti restauri del 1975 hanno apportato delle modifiche per aumentare la capienza. Nel 1990 è stato chiuso per approntare gli accorgimenti di sicurezza imposti dalla normativa vigente.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza