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Colorno, La musica a corte


Se il materiale fornisce notizie limitate sugli spettacoli farnesiani, notevole invece è quello del periodo borbonico. Nelle Memorie storiche della cittadina dal 1618 al 1674, il canonico Costantino Canicetti ci fa sapere che il 15 feb. 1654 fu rappresentata La finta cingra, commedia con 2 intermezzi in musica e attori di Colorno: fu ripetuta 5 anni dopo davanti al duca Ranuccio (14 feb. 1659). Il 26 gen 1659 si erano tenute 2 mascherate con "instrumenti della quale era il capo Marcello Augusti, mastro di scola e organista". E' a questo diario che dobbiamo la notizia del primo 'teatro' costruito nella cittadina: l'8 mar. 1659 "incominciarono arrivare robba di S.A. e accomodarono la Rocca di Colorno con tepeciaria e tapezarono la camera dove si doveva recitare un altra volta la commedia", che era stata già rappresentata il 14 feb. Paolo Luigi Gozzi nelle Memorie Storiche di Colorno (A.S.Pr, Raccolta Ronchini, b. 15) scrisse: "In occasione che il Principe di Parma Antonio Farnese nel 1716 fù ammesso frà gli Arcadi di Roma coll'Accademico nome di Carisio Alantino, mentre la Ducal Corte trovavasi in Colorno, fù ivi in quel teatro rappresentata in musica a sette voci l'Eudamia, Favola Pastorale, che in tal luogo, come si ha dalla prefazione della medesima stampata nell'anno seguente in Roma per Antonio De Rossi, compose il conte Vincenzo Piazza". Nell'esecuzione effettuata nel 1718 al Teatro Ducale di Parma, il libretto riporta che la musica era di Giovanni Maria Capelli, maestro di cappella del Duomo di Parma.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza