- compositore
- 01/08/1888
- San Secondo
- 07/07/1975
- Firenze
Vito Frazzi - compositore
Date le notevoli attitudini musicali, il 3 nov. 1897 fu ammesso al Conservatorio di Parma come alunno esterno. Avendo il padre molti figli e non disponendo della somma per mantenerlo in pensione, si dovette ricorrere a una sottoscrizione in paese e si riuscì a raccogliere 20 lire mensili: il bambino fu così messo a 'dozzina' presso un bidello dell'Istituto stesso. Assegnato alla classe di violoncello di Carini, alla fine dell'anno fu respinto. Il direttore Giovanni Tebaldini lo trasferì il I mag. 1899 nella classe d'organo di Alceo Galliera, e i risultati non si fecero attendere, tanto che l'anno successivo fu accolto tra i convittori a posto gratuito. Il 5 lug. 1907 prese il diploma: cominciò a lavorare nel
cafè chantant e fu in Svizzera, alla Spezia, a Genova e nelle orchestrine sulle navi in rotta per il Nord America. Messo da parte il denaro necessario, si iscrisse nuovamente al Conservatorio di Parma e in 2 anni si diplomò in composizione con Fano. Nel 1912, mentre era militare, diresse 2 spettacoli d'opera a S. Secondo con una compagnia di giro e vinse il concorso per l'insegnamento del pianoforte complementare al Liceo musicale di Firenze, dove nel 1924 vinse quello di armonia e contrappunto e nel 1926 quello di composizione. Insegnò fino al 1958 e, d'estate, dal 1932 al 1963 ai corsi dell'Accademia Chigiana di Siena. Fra i suoi allievi, Dallapiccola, Lavagnino, Soresina, Siciliani, Bucchi e Prosperi.A Firenze frequentò i personaggi più in vista della cultura e delle arti e il lavoro di musicista si formò in un ambiente ricco di fermenti e popolato di figure di primo piano.Fu autore di saggi critici e teorici:
Studio sull'armonia cromatica ultratonale. Scale alternate per pianoforte (Fi: Forlivesi, 1930; ristampato da Fi: Otos);
I vari sistemi del linguaggio musicale (Siena: Olschki, 1960; ristampato da Fi: Otos).
Composizioni (edite dalla Casa editrice Otos di Firenze). Opere e balletto:
Re Lear, libretto in 3 atti di Giovanni Papini da Shakespeare (Fi, Teatro Comunale, 29 apr. 1939);
L'ottava moglie di Barbablù, libretto di D. Cinelli (Fi, Teatro alla Pergola, gen. 1940;
Don Chisciotte, 3 atti dello stesso musicista da Cervantes (Fi, Teatro Comunale, 28 apr. 1952; seconda al concorso internazionale bandito dal Teatro alla Scala per il premio Verdi 1951: rappresentata con scene di Giorgio De Chirico);
Il giardino chiuso (non rappresentata e inedita);
Le nozze di Camaccio, 1 atto dello stesso musicista da Cervantes (1955, non rappresentata).
L'astuto indovino, balletto burlesco (non rappresentato).Musiche di scena:
Belinda e il mostro di Cicognani (Roma, Teatro Argentina, 1927);
La Tancia del Buonarroti
(Fi, Giardino di Boboli, 1936);
La strega di Grazzini (Fi, Piazzetta dei Peruzzi, 1939);
Yo, el Rey di B. Cicognani (S. Miniato, Festival, 1949);
Il diavolo tentato, mistero in 3 tempi di G. Papini (RAI, feb. 1949).Composizioni sinfoniche e concerti:
L'usignolo e la rosa (1911);
Due canzoni (1912);
Preludio magico (1937);
Dialoghi, Proverbi, Sentenze (1941);
La morte di Ermengarda, poema sinfonico (1945);
Largo (studio per
Don Chisciotte (1945: in due versioni);
L'ascolto di Ponte Vecchio. Leggenda per cello solista e
orch (1935).Musica da camera:
Quintetto per archi e pf (1922);
Quartetto d'archi (1932).Musica strumentale. Per pf:
Toccata (1919);
La danzatrice amorosa (1932). Per vl e pf: Sonata
(1911);
Risveglio mattutino (1928);
Chanzon (1930). Per cello e pf:
Leggenda (1935). Composizioni vocali acc. di pf:
Catarì Catarì, testo di Di Giocomo (1920);
La preghiera di un Clefta, lirica (vincitrice del concorso dell'
Annuario Musicale Italiano,1922);
Vignetta, testo di Carducci;
Nebbia, testo di Pascoli;
Marzo sussurra i profumi battesimali della primavera, madrigale (1926);
Canti popolari toscani (1932, 1936) e
Canti popolari ticinesi (anche con orch);
Vere novo;
Ninna nanna, testo di Fucini (1932, anche con orch); Vocalizzo
; Il cavaliere (1932, anche con orch);
Dint' o ciardino, testo di S. Di Giacomo (1932);
A bel colore;
Le canzoni della Mandragola, testo di Machiavelli. Per coro. Con orchestra:
Tre notturni;
Inno a Verdi, vincitore del concorso indetto dal Comune di Parma per l'inaugurazione del monumento (Pr: Teatro Regio, 1919);
Cicilia, poemetto (vincitore del concorso del Comune di Milano, 1920);
I frugnolatori, testo del Buonarroti;
2 cori dell'Adelchi del Manzoni (1938). Senza acc.:
La canzone della nonna, per s e coro maschile, parole di Nigra;
Salmo 70, per coro a 4 v virili e org.Fu autore di trascrizioni e revisioni che spaziarono da opere di Monteverdi a quelle di Rossini e Donizetti.
BIBLIOGRAFIA: Spartaco Copertini. V.F, in "La critica musicale", Fi: apr.-mag. 1923, pp. 121-130; G.N. Vetro. V.F. degno figlio di una terra di musicisti, in "Momento verdiano", Parma, II(1976), n. 1, pp. 4-5 e n. 2, p. 7; G.N. Vetro. I nostri fasti musicali, in G.Pr, 27 feb. e 6 mar. 1978; Concerto omaggio a Vito Frazzi. Comune di Scandicci, 14 ott. 1979 (Testimonianze di Prosperi, Pinzuati, Fabbri, Terni, Rigacci, Bartolozzi, Bettinelli, Soresina, Gaj, Marchionni, Lauricella); id, II ed., 1988; B / S (p. 20).
ultimo aggiornamento: 03/08/2005
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza