Dal 1856 studiò nella Regia Scuola di musica di Parma pianoforte con Dacci, violoncello con Carlo Curti, composizione con Giovanni Rossi e si diplomò in quest'ultima nel 1866 con il titolo di alunno emerito. Dal 1866 al 1872 suonò come violoncellista in vari teatri d'Italia e nel 1872 fu nominato maestro dello strumento e di canto corale nella Scuola di musica di Cremona fino al 1874, anno in cui la scuola fu soppressa. Nel 1876 fu nominato per concorso maestro di solfeggio nella Regia Scuola di musica di Parma e nel 1883 per concorso passò a insegnare nella classe di armonia, posto che occupò fino al decesso. Se fu un ottimo strumentista (il 21 giu. 1878, assieme ad altri 7 strumentisti di Parma, partì per Torino per poi recarsi a Parigi colla Regia Orchestra di Torino diretta da Carlo Pedrotti), diresse anche egregiamente: al Teatro Regio di Parma 5 stagioni liriche tra il 1878 e il 1888, per 4 anni i concerti della Società del Quartetto, per 3 stagioni al Teatro Reinach di Parma, per pochi mesi la Scuola di musica di Reggio Emilia. La salute e la fortuna gli impedirono di fare ben più luminosa carriera. Nell'apr. 1889, essendo ammalato Gialdino Gialdini, fu invitato a Trieste per dirigere l'Otello: rinunciò. Toscanini, del quale era stato insegnante, lo tenne in grande stima e ricordò sempre la sua magistrale interpretazione a Parma nel 1878 dell'ouverture del Tannhauser e dei concerti sinfonici.
Pubblicò (Mi: Lucca) la romanza dal testo francese A une edelweiss; nel Lascito Sanvitale nell'A.S.C.Pr si trova la riduzione autografa per pf a 4 mani di una sua Ouverture in mi e nel fondo della banda della Guardia Nazionale una Sinfonia in fa min per banda.