Parmigiano, era oboista nella banda della Sovrana, "Madama Reale", e nel mag. 1777 fu nell'orchestra che suonò nei balli per la visita del principe d'Ostro Gozia (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 937). Nella primavera 1782 fece parte del complesso della grande opera al Teatro Ducale (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 938) e nel 1783 dell'orchestra dell'Accademia Filarmonica di Parma. Il 19 nov. 1785 venne ammesso nella Reale Orchestra in qualità di II oboe in soprannumero senza paga fino alla prima vacanza di posto (A.S.Pr, Decreti e Rescritti) "con questo, però, ch'egli non debba conserguire il soldo, sino a che non siano provveduti tutti quelli che ne hanno prima di lui l'aspettativa". Era retribuito a prestazione (A.S.Pr, Ruolo de' Provigionati con impiego dal 1780 al 1805, f. 255). Nel secondo semestre del 1789 suonò nelle accademie dirette da Angelo Morigi (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 939). Il Calendario di Corte del duca di Parma riporta che nel 1791 era oboe soprannumerario del Reale Concerto. Indicato come 'Marchesi padre', nell'ago 1792 suonò nell'orchestra del Collegio dei Nobili, che eseguì un Concertone di Giuseppe Colla (A.S.Pr, Computisteria borbonica, b. 376 b). Nei libretti delle accademie di questo Istituto tenute nel 1795 e 1796, risulta come insegnante di oboe (A.S.C.Pr, Collegio dei Nobili, b. 2). Sui ruoli non vi è la data di morte, ma l'annotazione "Cessò di vivere, come si è saputo".