(Traversetolo, 23 ago. 1853 - Cincinnati, 22 gen. 1949)
Secondo quantò narrò ad un giornalista americano il giorno del 95º anno, iniziò a studiare la musica suonando nella banda del paese natale. Tra il 1864 e il 1870 studiò alla Regia Scuola di musica di Parma pianoforte, armonia, tromba e violoncello con Carlo Curti. Ottimo violoncellista, fu scritturato dalle migliori orchestre in Italia e all'estero. Il 9 dic. 1877 e il 28 nov. 1880 dette due concerti per la Società del Quartetto al Ridotto del Teatro Regio di Parma; nel set. 1878 suonò a Divonne Les Bains in Francia. Dopo aver diretto una stagione d'opera a Calcutta in India, tornò in Italia, dove per 8 anni fu violoncellista alla Scala e nel 1882-83 I violoncello, città dove dava anche lezioni di canto con ottimi risultati. Il 12 gen. 1880 suonò alla Società del Quartetto di Milano in un quartetto il cui I violino era Joseph Joachim: suonò con lui anche nella tournée che questi fece in Italia. Nella stagione di inaugurazione del Teatro Metropolitan di New York (1883-84), invitatovi da Italo Campanini, occupò il posto di I violoncello con una altissima paga. Nel 1884, dopo aver suonato anche a Chicago, vinse il concorso per il posto di insegnante di violoncello del Cincinnati College of Music nell'Ohio, dove prestò servizio per più di 50 anni. Dal 1897 insegnò anche canto. Nel 1932 fu segnalato da Etude Magazine come uno dei musicisti più conosciuti al mondo. Compose: Scherzosa, polka-salon per pf, op. 1 (Mi: Lucca); Au bord de la mer, barcarola per pf, op. 2 (Mi: Lucca); Renaissance, gavotta per archi, op. 20 (Mi: Ricordi); Ghiribizzi, scherzo per pf, op. 22 (Mi: Ricordi); Impromptu, per pf, op. 31 (inserto musicale della rivista The Keynote, dic. 1892); Serenata per archi (eseguita nei concerti sinfonici della Società di Quartetto di Milano); Fantasia sull'Africana di Meyerbeer, per cello e pf; La danse montagnarde (Leipzig: Kistner).