Figlio di Gaetano, studiò corno da caccia con Giacomo Belloli e fece domanda per sostenere l'esame per aspirante della Ducale Orchestra. Superò le prove e con determinazione sovrana del 9 dic. 1833 fu dichiarato aspirante. Chiese allora di poter suonare alle faste da ballo a corte al posto del bresciano Tommaso Scaramuzza, che occupava quel posto: questi era suonatore stipendiato nella banda del Reggimento Maria Luigia, possedeva una caffetteria, commerciava all'ingrosso vini e aveva delle proprietà terriere. La richiesa venne comunque respinta (B.Cons.Pr. Archivio Ducale Orchestra). Lཇ gen. 1834, al Teatro Ducale di Parma nell'intermezzo dopo il I atto dell'Anna Bolena, eseguì sul corno da caccia "musiche tratte dall'Otello di Rossini". Fu attivo anche in altri teatri: nella primavera 1835 si trovava a Piacenza nell'orchestra che suonò nella festa da ballo in onore di Maria Luigia; nel 1836 venne richiesto dal podestà di Monticelli d'Ongina per una funzione e nel 1842 presentò domanda per assentarsi da Parma "per prodursi in altro teatro". Nell'apr. 1845 era ancora "aspirante corno" della Ducale Orchestra di Parma: ricopriva il posto di I della II pariglia: con decreto 1 set. 1846 ricevette una paga di 400 lire all'anno anche se era aspirante, portata successivamente a 500.