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Numero voci: 345.

Magnani Gerolamo


  • scenografo
  • 22/04/1815
  • Borgo S. Donnino
  • 24/09/1889
  • Parma
Gerolamo Magnani
Gerolamo Magnani - scenografo (foto Legato Ferrarini)
A 14 anni fu inviato a studiare pittura all'Acc.BB.AA.Pr con un sussidio del Comune e di alcuni mecenati. A 20 anni iniziò l'attività come decoratore con le volte della sala della Pinacoteca di Parma, cui seguirono un numero incalcolabile di lavori in chiese, palazzi (tra cui la sala dei banchetti del Quirinale a Roma) e teatri (Borgo S. Donnino, Brescia, Piacenza, Reggio Emilia). Nel 1844 iniziò a lavorare come scenografo per il Teatro Regio di Parma e fino al 1886, nel salone sovrastante la sala del teatro, ideò scenari che divennero una delle maggiori attrattive degli spettacoli. Fu invitato così a lavorare anche per altri teatri. Nel 1848 fu nominato professore di ornato dipinto e modellato dell'Acc.BB.AA.Pr e il 15 mar. 1853 (Decreto n. 111) fu istituito il posto di "Pittore-Direttore scenografo pel disegno e per la dipintura delle scene del Real Teatro di Parma"; con Decreto 112 in pari data gli fu assegnato il nuovo posto. Iniziò subito a restaurare e ornare il Teatro Regio di Parma, opera che portò a termine in soli 4 mesi: Carlo III lo nominò cavaliere di I classe dell'ordine del merito di San Lodovico. Nel 1871, su invito di Verdi, lavorò per il Teatro del Cairo e per la Scala; nel 1872 con quelli di Londra, Oporto, Napoli (S. Carlo), e successivamente ancora per la Scala, Madrid, Genova, Treviso, Parigi, nella primavera 1873 al Teatro delle Muse di Ancona e, nel 1874, ricevette l'invito dall'Accademia di Philadelphia a dipingere le scene per i festeggiamenti del centenario dell'indipendenza americana. A Parma fu molto attivo anche per il Teatro Reinach. Da vecchio narrò di aver dipinto non meno di 5000 scene. Inframmezzava altri lavori, quali, ad esempio, l'arco trionfale per la venuta di Vittorio Emanuele II a Parma e l'addobbo della Collegiata di Bussetoper la festa di S. Bartolomeo del 27 ago. 1883. Nel 1887, colpito da paralisi, cessò di lavorare, ma molte scene continuarono a essere utilizzate dai teatri ancora per vari anni. Questo materiale è andato per la quasi totalità disperso. Nel 1895 la città natale gli intitolò il Teatro Municipale, che egli aveva ornato e per il quale aveva dipinto numerosi scenari; nel centenario della morte gli è stata dedicata una mostra.


BIBLIOGRAFIA: G.N. Vetro/Reinach; Giuseppina Allegri Tassoni. Una gloria della scenografia parmense, in A.Pr, XXXII(1948), pp. 30-42; Nullo Musini. Il Teatro di Fidenza e G.M., in A.Pr, XXXIII(1949), pp. 85-91; G.N. Vetro. I nostri fasti musicali, in G.Pr, 23 e 30 gen. 1978; Maurizia Bonatti Bacchini. Il teatro di G.M. Fidenza: Comune di Fidenza, 1989; Alberto Rondani. Biografia di G.M., in "Corriere di Parma", natale 1992.

ultimo aggiornamento: 26/07/2005
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza