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Numero voci: 458.

Bianchi Antonio


  • coreografo
  • 11/04/1788
  • Parma
Da alcuni fu detto bolognese, da altri modenese, mentre in un libretto del 1747 h specificato essere di Parma. Fece parte della compagnia di L'Evesque, dove danzava anche il Rinaldi Fossano, e con questa nel 1739 era al Teatro di Reggio Emilia nella stagione di fiera. Nel carnevale a Brescia aveva composto i balli per Arianna e Teseo +dramma per musica da rappresentarsi nel Teatro dell'Illustrissima Accademia degli Erranti; e in quella dell'anno successivo per il dramma per musica L'Issipile. Nel set. 1740 fu a S. Giovanni in Persiceto nel Teatro degli Accademici Candidi Uniti e allestì i balli per La costanza vincitrice; nel carnevale 1741 fu a Ferrara al Teatro Bonacossi da S. Stefano con i balli del Sirbace e in Adriano in Siria e nella successiva fiera della festa di S. Pietro al Teatro dell'Accademia de' Signori Remoti di Faenza con quelli della Finta cameriera. Nel carnevale 1742 lavorò al Teatro Molza di Modena nel Tito Vespasiano ovvero La clemenza di Tito. In questo ballo le scene erano di Marco Bianchi da Correggio. Nel carnevale 1743 fu al Teatro Ducale di Parma con i balli dell'Ezio e fu sua la dedica stampata sul libretto. Nella stagione carnevale 1745 allestì ancora i balli al Teatro Ducale di Parma della Didone abbandonata e in quella di primavera del Siface, mentre nel 1747 fu +inventore e direttore de' Balli; nel Catone in Utica al Teatro Ducale di Piacenza, e nel carnevale 1748 fu autore dei balli al Teatro Nazari di Cremona. Marco Aurelio Veneroni, in una lettera scritta da Piacenza il 5 mar. 1749 al duca di Parma lo definì +sommo genio;. Nel carnevale 1751 fu ancora al Teatro Ducale di Parma con i balli de La Ciana. Con una lettera da Colorno del 24 giu. 1754 di Dutillot ricevette dal I lug. un aumento del soldo di 600 lire (A.S.Pr, Computisteria Farnesiana e Borbonica, b. 1331). Nominato maestro di ballo del duca di Parma con una paga di 4000 lire annue, diresse i balli di Serse re di Persia, tragedia recitata dai convittori del Collegio dei Nobili nel carnevale 1756 (B.Pal.Pr, ms Parm. 763). In servizio come maestro di ballo della Reale Paggeria dal I apr. 1766 con il soldo di 3000 lire annue, con regio decreto 13 apr. 1780 ricevette altre 1000 lire a causa dell'aumentato numero dei paggi cui dare lezione. Rimase in servizio fino al decesso (A.S.Pr, Ruolo de' Provigionati con impiego dal 1780 al 1805, f. 74).) Nell'estate 1769 compose gli applauditissimi balli per le grandiose feste di Colorno in occasione delle nozze reali; nella stessa circostanza fu inventore de' balli degli alunni del Collegio dei Nobili di Parma. Qui, nel 1777, era altro maestro di ballo e dal 1783 al 1786 lo troviamo indicato nei programmi delle accademie come maestro di ballo per la Reale Paggeria. Il 29 gen. 1784 con decreto venne nominato maestro di ballo al Collegio dei Nobili in aiuto al primo maestro. Il 23 apr. 1788 venne concessa la pensione alla vedova Maria Maddalena Bini, (A.S.Pr, Decreti e Rescritti). Come maestro di ballo alla Reale Paggeria gli successe il figlio Gaspare.


©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza