Di Piacenza, indicato anche come Benigno, lo troviamo attivo per la prima volta al Teatro di Milano (L'Ippolita reina delle Amazzoni, 3 atti di vari autori, 1670; Seleuco, 1671). Nell'estate 1672 cantò in una non meglio specificata opera e probabilmente ritornò nella città in un'opera al Teatro Fedeli nella stagione dell'Ascensione del 1676. Lཇ mar. 1678 entrò al servizio del duca di Parma. Percepiva una provvigione mensile di 27 di moneta, più 10,60 di companatico. Con la riforma del 15 feb. 1695 la paga onnicomprensiva gli fu ridotta a 25. Il 19 lug. 1696 gli fu accresciuta e portata a 40. Fu in servizio fino al 15 gen. 1707, giorno in cui venne licenziato. (A.S.Pr, Ruoli farnesiani, 1671-1682; 1683-1692, ff. 177, 419; 1693-1702, ff. 189, 473; 1702-1712, f. 214.).
Nel contempo lavorò nella cappella della Steccata dal 17 ago. 1678 al 1692: dopo questa data lo troviamo soltanto in occasione delle funzioni solenni. In quegli anni ebbe la licenza di esibirsi anche in diversi teatri dell'Italia Settentrionale: a Parma (Teatro del Collegio dei Nobili: Ottone in Italia, musica di Francesco Maria Bazzani, 1679; Amalasonta in Italia di Giovanni Battista Policci, 1680; Teatrino del Duca: introduzione al balletto della duchessa Amore riconciliato con Venere di Giovanni Battista Policci, 1681; Nuovo Teatro Ducale, con il titolo di "virtuoso di S.A.S di Parma": Il Dionisio Siracusano di Giacomo Antonio Perti e Amor spesso inganna di Bernardo Sabadini, 1689; Il Vespasiano di Bernardo Sabadini, 1690, Il Massimino di Bernardo Sabadini, 1692, La caduta dei decemviri di Alessandro Scarlatti, 1699, L'Eraclea di Alessandro Scarlatti e Bernardo Sabadini, 1700; Gran Teatro del Duca: Il favore degli dei di Bernardo Sabadini, 1690); Piacenza (Nuovo Teatro Ducale: Hierone il tiranno di Bernardo Sabadini, 1687, Amor spesso inganna, L'Ercole trionfante e Fedora clemente tutte di Bernardo Sabadini, 1689, Pompeo continente di Bernardo Sabadini,1690, Diomede punito da Alcide e La pace tra Tolomeo e Seleuco di Bernardo Sabadini, Circe abbandonata da Ulisse di Bernardo Sabadini, 1692, Talestri innamorata di Alessandro Magno di Bernardo Sabadini, 1693, Demetrio Tiranno di Bernardo Sabadini, 1694, La virtù trionfante dell'inganno di Bernardo Sabadini, 1697, Il trionfo di Camilla regina de' Volsci, 1698). Fu attivo anche al Teatro del Falcone di Genova ( Il Giustino di Giovanni Legrenzi, Messalina di Carlo Pallavicino, 1689, L'Antioco principe della Siria di Francesco Cavalli, Eliogabalo di Giovanni Antonio Boretti e Massimo Puppieno, 1690, La virtù trionfante dell'amore e dell'odio, 1693); al Teatro Fontanelli di Modena (Flavio Cuniberto, 1688); al Teatro di Fabriano (Il Vespasiano, 1692); al Regio Teatro di Torino (L'Anfitrione di Plauto, 1695); al Teatro Capranica di Roma (Il Flavio Cuniberto e Il re infante, ambedue di Luigi Mancia, 1696). Intensa fu la sua presenza nei teatri di Milano (L'Eraclio e Massenzio, 1678, Il palazzo segreto, 1683, Eteocle e Polinice, 1684, Antonino e Pompeiano, Tullo Ostilio, 1686, Galieno, 1687, L'anarchia dell'impero, I due Cesari, 1688, La virtù trionfante dell'amore e dell'odio, 1692, L'Aiace, Gli amori ministri della fortuna di Marc'Antonio Ziani, L'Arione di diversi autori, Pirro e Demetrio, 1695, L'Amfione di Paolo Magni, Demofonte, 1698, Ariovisto di vari autori, La prosperità di Elio Seiano, 1699). Sulle scene lo incontriamo l'ultima volta nel set. 1703 quando fu retribuito con 200 lire per aver prestato la sua opera come cantante in occasione dell'esecuzione dell'opera Il Domicio nel nuovo Teatrino della Rocca di Soragna.