Indicata anche come Bonani o Buonani e Monica, era detta "La Parmegianina". Ebbe una carriera lunga e notevole come quantità, anche se non sempre figurò in parti primarie. La troviamo la prima volta nel carnevale 1741 al Teatro dell'Accademia Filarmonica di Verona nel dramma per musica
Artaserse di Pietro Chiarini, per poi perderne le tracce per 8 anni. Ricompare nei libretti d'opera nel 1749 a Cremona nella stagione di carnevale proprio con lo stesso
Artaserse e poi con il
Vologeso di Galuppi, per essere poi nella primavera al Regio Ducale Teatro di Parma nel
Demetrio di Niccolò Jommelli. In questa occasione venne retribuita con 1000 lire. Nel carnevale 1750 fu al Teatro Omodeo di Pavia nel
Demetrio, questo di Gaetano Piazza, e al Teatro S. Samuele di Venezia per la Fiera dell'Ascensione nel componimento drammatico
Imeneo in Atene di Domenico Terradellas. Nel carnevale dell'anno seguente fu al Teatro Formagliari di Bologna nei drammi in musica
Cajo Mario di Jommelli e
Semiramide riconosciuta di Galluppi. Nel 1752 al Teatro di S. Sebastiano di Livorno nel carnevale cantò nel
Catone in Utica di Giuseppe Latilla e ne
La Didone abbandonata di Francesco Poncini e nell'autunno a Lucca in
Adriano in Siria di Giuseppe Scarlatti; nel 1753 a carnevale fu al Teatro della Pergola di Firenze in
Didone abbandonata (26 dic. 1752) e in
Cesare in Egitto, ambedue di autore anonimo, e poi a Casale Monferrato ritornò nel
Cajo Mario di Jommelli. Nel carnevale 1754 fu al Teatro Rangone di Modena nel
Tito Manlio di Girolamo Abos e in
Antigono che il Gherpelli attribuisce a Ferdinando Bertoni; nell'autunno la incontriamo al Teatro di Lucca nel dramma
Demofoonte e nel carnevale seguente al Teatro Ducale di Parma nell'
Olimpiade, di Egidio Duni, mentre cantò alla Fiera d'autunno al Teatro Solerio di Alessandria nell'
Ipermestra, opera di un compositore dilettante, don Giuseppe Re. Nel carnevale 1756 fu al Teatro Regio di Torino nel
Ricimero di Giacinto Calderara e nel
Solimano di Michelangelo Valentini, mentre nella primavera cantò al Teatro Formagliari di Bologna nel
Demofoonte di Galluppi. Nel 1757 fu al Teatro S. Agostino di Genova ne
La sconfitta di Dario del Valentini e in
Talestri del Jommelli, mentre l'anno dopo era nel carnevale al Regio di Torino in
Arsinoe di Vincenzo Ciampi e nella
Nitteti di Holzbauer, successivamente alla Fiera di Reggio Emilia nell'
Antigono di Antonio Ferradini e nell'autunno al Teatro dell'Accademia Filarmonica di Verona nell'
Olimpiade di Traetta. Nel carnevale 1759 fu al Regio Ducal Teatro di Milano nel
Demofoonte di Antonio Ferradini e in
Alessandro nell'Indie.
Divenne dipendente della corte di Stoccarda con decreto del 7 lug. 1759, con decorrenza dal maggio; è presente nel Libro degli indirizzi di Corte del Wùrttenberg del 1760 - 1772 e nell'Opera buffa (1769 - 1772). Ricevette il congedo il 18 dicembre 1771 in occasione del compleanno del duca Carlo Eugenio. Con una lettera del 9 ott. 1772 chiese il suo compenso arretrato di 3500 fiorini. In Germania fu attiva a Stoccarda, a Tubinga e Ludwigsburg, dove interpretò un grande numero di opere di Jommelli (
Alessandro nell'Indie,
L'isola disabitata,
L'Olimpiade,
Semiramide,
Il trionfo d'Amore,
Didone abbandonata,
La pastorella illustre,
Demofoonte,
Il re pastore,
La clemenza di Tito,
Imeneo in Atene,
Enea nel Lazio,
Il Vologeso,
Il cacciator deluso,
Fetonte,
La schiava liberata), di Antonio Baroni (
L'amore in musica,
Il marchese villano e la cantata
La fiera de' Numi nel tempio d'Apollo) e di Antonio Sacchini (
Calliroe).
Nel carnevale 1773 era di nuovo in Italia e fu al Teatro di Corte di Modena in
Scipione in Cartagena di Nicola Piccinini e nell'
Ipermestra di Francesco Fortunati. La incontriamo l'ultima volta nel gen. 1775 al Teatro Regio di Torino nella
Merope di Pietro Guglielmi e in
L'isola di Alcina di Felice Alessandri. Nell'ago. 1775 era a Parma e fece richiesta di essere assunta nuovamente dalla corte del Wùrttenberg. Il duce fece rispondere che non era più necessaria. Risulta ancora nell'elenco dei cantanti pubblicato nell'
Indice del 1776.
BIBLIOGRAFIA: Cremona; Fabbri e Verti; P.E.Ferrari; Gherpelli; Indice; Sartori. Eberhard Schauer. Das Personal des Wùrttenbergischen Hoftheaters 1750-1800, in "Musik und Musiker am Stuttgarter Hohtheater (1750-1918). Quellen und Studien" Herausgegeben von Reiner Nagele. Stuttgart: Landesbibliothek, 2000, p. 22.
ultimo aggiornamento: 20/12/2005
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza