Studiò al Liceo Nicolini, dove si diplomò in violino nel 1926, e al Conservatorio di Parma, allievo di Guido Guerrini, Carlo Jachino e Achille Longo, conseguì quelli in composizione e viola nel 1933. Nella città natale insegnò musica e canto all'Istituto magistrale per 36 anni, suonò nell'orchestra del Teatro Municipale, diresse alcuni concerti e fece parte del Quartetto Piacentino con Attilio Genocchi, Cesare Canepari e Claudio Boselli.
Temperamento schivo, riservato, dal tratto gentile, rigoroso sotto l'aspetto didattico, non compose opere liriche, anche se il suo senso teatrale s'intravede nelle liriche per voce e pianoforte.
La produzione, che spazia in settori disparati, ebbe in primo piano la musica sacra: mottetti a 3 e 4 v, litanie, l'oratorio Il cieco di Gerico, per soli, coro, voce recitante e orch su testo di Giulio Filipazzi, la messa corale Assumpta est Maria a 3 v pari, vari inni tra cui l'Inno a S. Anna e l'Inno nazionale a San Francesco, che vinse il concorso del Cenacolo Francescano di Caslino d'Erba nel 1953. Diverse altre composizioni di questo genere si trovano nella biblioteca del seminario di Piacenza.
Per la musica strumentale compose: Burlesca, per orch; Trio per vl, cello e pf; Sonata per vl e pf; varie composizioni per pf; liriche per v e pf: A mia madre, su testo del pittore Filippo De Pisis; Pater, testo del piacentino Igino Maj; Solo e Colsi il tuo fiore, su versi di Tagore. Fu autore di un'opera didattica, Musica e canto corale.